II° Workshop

ESPERIENZE DI WELFARE AZIENDALE NEL SETTORE BANCARIO

Giovedì 8 luglio, quasi cinquanta partecipanti tra rappresentanti di grandi e piccoli istituti di credito italiani per fare una panoramica sul welfare aziendale del settore bancario così com’è oggi e nuove idee su come potrà evolversi domani. Non ha tradito le attese il secondo workshop del progetto REFLEX che ha messo intorno allo stesso tavolo virtuale il Dipartimento per le politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio, ideatore del progetto, IRS – Istituto per la Ricerca Sociale, partner scientifico del progetto e numerosi rappresentanti del mondo del credito. Ad aprire i lavori la dott.ssa Tiziana Zannini, Direttore Generale Ufficio Politiche per la Famiglia del Dipartimento per le politiche per la Famiglia. Nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della partnership tra il Dipartimento e ABI (Associazione Bancaria Italiana), una collaborazione strategica che in materia di supporto alla genitorialità ha già prodotto ottimi risultati, come ad esempio il “Fondo nuovi nati”, e che nel progetto REFLEX ha trovato un’ulteriore punto di confronto sui temi della conciliazione e del benessere aziendale. Ed è proprio da questo spunto che, dopo l’introduzione della dott.ssa Elena Ferrari, ricercatrice di IRS e moderatrice del workshop, il dott. Vittorio Cianchi – Responsabile Ufficio Relazioni Sindacali e Welfare di ABI ha sviluppato il suo intervento. Il rappresentante di ABI, ha sottolineato come istituti bancari grandi e piccoli siano ormai da anni estremamente sensibili sulle tematiche del welfare aziendale, e che nuovi sviluppi sono immaginabili attraverso un rapporto sinergico tra banche e legislatore che viene ulteriormente alimentato anche attraverso occasioni come quelle create dal progetto REFLEX. Dopo un’overview sul welfare nel nuovo contratto nazionale, in cui ha sottolineato la collaborazione dei sindacati, il dott. Cianchi ha illustrato gli strumenti più diffusi nel settore: dallo smart working allo smart learning, dalla banca del tempo alla “sospensione volontaria” fino agli incentivi per la conciliazione, il sostegno alla genitorialità ed alla maternità. Questi ultimi strumenti risultano particolarmente sentiti all’interno del settore bancario come confermato dalle parole del Presidente di ABI Antonio Patuelli, citate durante il workshop: “Siano le donne a scegliere e non sia il genere a scegliere per loro”. Gli interventi successivi sono stati quelli di Patrizia Ordasso (Responsabile Affari Sindacali del Gruppo Intesa- San Paolo), di Claudia Chiaraluce (Responsabile di Welfare, People Care & International Social Dialogue del Gruppo UniCredit), di Maurizio Portulano (Responsabile Politiche del Lavoro di BPM) e, a seguire, di Marco Trivero (Responsabile Ufficio Sviluppo del Personale e Relazioni Sindacali di Banca del Piemonte). Tutti gli interventi hanno permesso di fotografare diversi aspetti e strumenti di welfare aziendale così come sviluppati in realtà bancarie anche molto diverse per dimensione, che possono essere di sicuro stimolo anche per aziende appartenenti a i settori diversi.

Cultura è stata una parola chiave. Al di là delle singole iniziative (per approfondimenti consultate il catalogo redatto da IRS) la cultura del welfare è un elemento da tutti considerato indispensabile. Non bastano le iniziative più illuminate: perché queste attecchiscano e generino valore è fondamentale che i lavoratori ne colgano tutta la loro importanza e le sfruttino appieno. È quindi più che mai strategico, diffondere una moderna cultura di welfare così come il progetto REFLEX si propone.

Alcune slide dei relatori:

Banca del Piemonte

Banco BPM

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